PROCULTHER-NET 2

Il logo del progetto PROCULTHER-NET2

PROCULTHER-NET 2-Protecting Cultural Heritage from the Consequences of Disasters-Network 2 è il progetto che mira a rafforzare le capacità per le attività di protezione del patrimonio culturale in emergenza. Si svolge nel biennio 2024-2025 ed è coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile, con il cofinanziamento della DG ECHO nell’ambito del Meccanismo Unionale di Protezione Civile.

Il patrimonio culturale rappresenta l'identità e la storia di ogni comunità. Proteggerlo è un obiettivo prioritario, non solo in emergenza, ma anche in ordinario attraverso un’attenta pianificazione delle attività necessarie alla sua tutela e conservazione.

Al fine di rafforzare la resilienza dell’Unione in materia di salvaguardia dei beni culturali e per consolidare il processo di apprendimento e di condivisione del know-how, a gennaio 2024 è stato avviato il progetto PROCULTHER-NET 2, la nuova fase di un lungo percorso iniziato con PROCULTHER (2019-2021) e seguito da PROCULTHER-NET (2022-2023). Grazie al lavoro di questi anni è stato possibile promuovere pratiche di scambio multidisciplinari e sostenere e integrare gli sforzi dell'Unione Europea in materia di protezione civile e tutela del patrimonio culturale.

Il nuovo progetto, che proseguirà fino a dicembre 2025, conferma le linee di azione già avviate con PROCULTHER-NET e prevede l’organizzazione di visite studio, seminari regionali e interdisciplinari per aprire lo scambio di conoscenze anche al mondo scientifico e della ricerca sulle tematiche afferenti alla protezione del patrimonio culturale a rischio, a livello nazionale ed europeo.

Nel corso del 2025 saranno inoltre organizzate sessioni di formazione indirizzate agli esperti in gestione del rischio e in protezione dei beni culturali e aperte a esponenti del mondo della ricerca provenienti dai paesi aderenti al Meccanismo. Questi momenti di confronto, insieme alle attività formative, forniranno elementi utili per aggiornare la metodologia PROCULTHER, far crescere la comunità tematica e alimentare lo scambio anche in termini di contenuti proposti dai Bollettini Tecnici, consultabili anche in questa pagina.

PROCULTHER-NET è presente anche sui social con un profilo sulle piattaforme Twitter, Facebook e LinkedIn e con l’hashtag #ProcultherNet.

Nato per consolidare i risultati raggiunti da PROCULTHER e PROCULTHER-NET, il progetto PROCULTHER-NET 2 ha l’obiettivo di rafforzare la comunità tematica europea sulla conservazione del patrimonio culturale a rischio tramite la condivisione di buone pratiche e approcci multisettoriali, fornendo in particolare elementi per la sua governance e sostenibilità.

Tre le linee di azione previste dal piano delle attività:

  • Connessione, per rafforzare ed ampliare la rete di esperti anche attraverso la stesura di linee guida e di standard operativi a supporto della comunità dedicata alla protezione del patrimonio culturale in situazioni di emergenza.
  • Condivisione delle conoscenze, da realizzare con attività di formazione e training, anche sulla base delle esigenze rilevate tra gli attori coinvolti nella gestione del patrimonio culturale, workshop tematici e la pubblicazione di bollettini tecnici su temi di interesse.
  • Crescita, contribuendo agli sforzi del Meccanismo Unionale di Protezione Civile per integrare la tutela del patrimonio culturale in situazioni di emergenza.

Il Dipartimento della Protezione Civile è leader del Consorzio di gestione del progetto e opera in collaborazione con: il Ministero dell'Interno – Autorità per la Gestione dei Disastri e delle Emergenze-AFAD (Turchia), l’Istituto Archeologico Tedesco-DAl (Germania), il Ministero dell'Interno – Direzione Generale della Sicurezza Civile e della Gestione delle Crisi-DGSCGC (Francia), la Fondazione Hallgarten - Franchetti Centro Studi Villa Montesca- FCSVM, il Ministero della Cultura e del Turismo del Governo della Regione Castilla y León -JCyL (Spagna), l’Agenzia Federale per il Soccorso Tecnico-THW (Germania), l’UNISOB-Università Suor Orsola Benincasa (Italia) e l’Università di Porto-U.PORTO (Portogallo).