Il Meccanismo Unionale di Protezione Civile
Lo strumento europeo per rispondere alle emergenze di protezione civile in ambito internazionale
Il Meccanismo di Protezione Civile – istituito nel 2001 e più volte riformato – coordina la risposta europea alle catastrofi naturali e legate alle attività dell'uomo. Tra i suoi obiettivi anche la promozione della cooperazione tra le autorità nazionali di protezione civile e il rafforzamento della consapevolezza e della preparazione dei cittadini rispetto ai rischi.
Il Meccanismo è costituito da un pool volontario di risorse pre-impegnate dagli Stati Membri per essere dispiegate immediatamente all'interno o all'esterno dell'Unione e garantire in caso di emergenza un'assistenza rapida, efficace e coordinata alle popolazioni colpite. Cuore operativo del Meccanismo è il Centro di Coordinamento della Risposta alle Emergenze: attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24 coordina la risposta europea alle catastrofi.
A livello europeo la protezione civile è incardinata nella Direzione Generale Aiuti Umanitari e Protezione Civile della Commissione Europea e conta l’adesione di 33 Paesi: oltre ai 27 Paesi membri dell’Unione Europea, Islanda, Norvegia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia e Turchia.
All’interno dell’Unione Europea. Quando uno Stato Membro non riesce a fronteggiare una emergenza nazionale, può richiedere assistenza attivando il Centro di Coordinamento della Risposta all'Emergenza (ERCC) che, ricevuta richiesta, ne dà comunicazione a tutti i componenti del Meccanismo.
La trasmissione delle informazioni avviene attraverso un sistema informatico, il CECIS, che permette un dialogo immediato tra i Centri operativi h24 degli Stati. All’interno di questo sistema, compaiono le richieste del territorio colpito e le relative offerte di assistenza da parte dei Paesi che decidono di intervenire.
Attraverso l'ERCC, tutti i Paesi membri sono informati e aggiornati sull’andamento dell’emergenza fino alla sua conclusione. Il Centro di Coordinamento agevola quindi la mobilitazione di squadre, di esperti, di moduli di protezione civile e assicura il co-finanziamento del trasporto dell’assistenza offerta, lasciandone comunque la direzione allo Stato richiedente.
Al di fuori dell’Unione Europea. Il Meccanismo può essere attivato attraverso una richiesta di assistenza all'ERCC da parte del Paese colpito. In questi casi, l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la politica estera insieme allo Stato Membro che detiene la Presidenza del Consiglio Europeo, coordina la risposta politica di concerto con la Commissione. Si garantisce così il collegamento con lo Stato colpito, facilitando il rapido dispiegamento dei soccorsi comunitari, soprattutto nelle prime ore dall’evento.
Nel caso in cui sia presente l’ONU, che detiene il ruolo di guida delle operazioni, l’attività svolta dalla Direzione Generale per gli Aiuti Umanitari e Protezione Civile della Commissione Europea (ECHO) avviene in stretta collaborazione con l’Ufficio dell’ONU per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA).
Il Meccanismo definisce un quadro generale per gli interventi dell'Unione in materia di prevenzione del rischio di catastrofi che punta a conseguire una maggiore resilienza alle catastrofi prevenendone e riducendone gli effetti e promuovendo una cultura della prevenzione.
In questa prospettiva, le valutazioni del rischio, le azioni di pianificazione, la valutazione delle capacità di gestione dei rischi condotte da ciascuno Stato membro a livello nazionale o subnazionale sono essenziali per garantire un approccio integrato alla gestione delle catastrofi che colleghi efficacemente le attività di prevenzione, preparazione e risposta in emergenza.
Il Centro di Coordinamento di Risposta all'Emergenza (ERCC) è il cuore del Meccanismo. Coordina la fornitura di assistenza ai Paesi colpiti da calamità: dai beni di prima necessità alle consulenze, dalle squadre di protezione civile alle attrezzature specializzate.
Il Centro garantisce il rapido dispiegamento delle risorse e funge da centro di coordinamento tra tutti gli Stati membri dell'Unione, i sei ulteriori Stati partecipanti, il Paese colpito e gli esperti umanitari e di protezione civile.
L'ERCC opera 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e può aiutare qualsiasi Paese all'interno o all'esterno dell'Unione colpito da una grave catastrofe su richiesta delle autorità nazionali o di un organismo delle Nazioni Unite.
Fornisce comunicazioni di emergenza e strumenti di monitoraggio attraverso il Sistema Comune di Comunicazione e Informazione in Emergenza (CECIS) che consente uno scambio di informazioni tra i Paesi in tempo reale attraverso una piattaforma web-based.
Con European Emergency Response Capacity si fa riferimento al pool volontario di risorse e competenze che gli Stati Membri mettono a disposizione per le operazioni di risposta alle emergenze in caso di attivazione del Meccanismo.